Sono molti i consigli che si danno e che si sanno su come risparmiare quando andiamo al supermercato.
Per questo alcuni li elencherò velocemente mentre su altri, più importanti o che ritengo meno conosciuti mi soffermerò di più.
Innanzitutto il risparmio inizia, come non è ovvio, già PRIMA di partire per il supermercato. Come? Osservando i seguenti punti:
- comprare "solo" prodotti in forte sconto. Ormai tutti i supermercati hanno promozioni continue; il 50% o l'1+1 o il sottocosto non sono più così rari, anzi quasi si alternano ad ogni promozione. Scegliere quindi i prodotti più scontati anche se non servono immediatamente (ovvio, sempre che prima o poi si usino, e prima della scadenza); questo naturalmente è tanto più possibile quanto più avremo una dispensa e un freezer spaziosi. Solo i prodotti che servono a breve ovviamente andranno comprati anche se non in offerta.
- confrontare più volantini. Questo vale soprattutto per chi sta in città, dove a breve giro d'auto si trovano diversi iper/super-mercati e grandi discount. Parte dei volantini arriveranno a casa, gli altri, per chi ha internet sarà possibile trovarli online. Questo serve in primo luogo a valutare se una buona offerta è veramente così buona, e infine a scegliere il supermercato con le offerte migliori sui prodotti da noi più usati. E' una cosa che richiede tempo e pazienza, è vero, ma proprio per questo cade a fagiolo per i pensionati e i disoccupati, proprio coloro che spesso hanno una quantità di tempo libero inversamente proporzionale a quella di denaro.
- andare, compatibilmente con il punto precedente, sempre nel solito o nei soliti punti vendita, in modo da sapere bene dove andare a prendere quello che vogliamo, evitando perdite di tempo e girovagamenti tentatori.
- compilare una lista di quello che vogliamo comprare, da seguire pedissequamente!
- andare a fare la spesa a stomaco pieno ;-)
- portarsi borse in tela per evitare di dover pagare 10 centesimi una busta del supermercato, con la quale oltretutto andiamo in giro a fargli pubblicità (almeno fino al momento in cui la busta, essendo biodegradabile, fa il suo lavoro anche troppo celermente, degradandosi e tornando al terreno, insieme a tutta la nostra spesa!).
Fatto questo, DURANTE la spesa vera e propria rimangono ben pochi accorgimenti, tra i quali:
- rispettare la lista che abbiamo preparato
- provvedere, se abbiamo dimenticato le buste in tela, a fare incetta di cartoni vuoti all'interno del supermercato (possibile specialmente nei discount), oppure all'esterno in appositi carrelli. Io, ad esempio, preferisco i cartoni alle buste perché, anche se più scomodi da portare, comprimono meno la spesa, e mi servono molto a casa per la raccolta differenziata della carta
- controllare l'integrità del prodotto (più di una volta ho segnalato barattoli con mancato sottovuoto, facile da verificare con il coperchio a "clic")
- ricordarsi di confrontare i prezzi dei prodotti non a pezzo ma ad unità di misura (litro, kg...)
- anche se abbiamo segnato un prodotto al 50%, dare un'occhiata che non ci sia comunque un prodotto analogo a prezzo ancora più basso (perché magari sottomarca, primo prezzo..etc..).A questo proposito mi sembra il caso di aprire una lunga parentesi. Date sempre la preferenza ai prodotti che costano meno, anche se di marca sconosciuta! E questo per 4 buoni motivi:1-il risparmio immediato
2-indurre una tendenza alla calmierazione conseguente dei prezzi dei prodotti più costosi3-non è assolutamente detto che siano di qualità inferiore (vedi prossimo punto) o perlomeno non accettabile. In quest'ultimo caso perlomeno ci avremo provato e potremo non comprarlo più4-la cosa stupirà molti ma spesso l'articolo a marca supermercato (i cosidetti "private label" es. prodotto Esselunga, Selex etc...) o le sottomarche sconosciute sono prodotti dagli stessi stabilimenti che producono gli analoghi articoli concorrenti di marca!! Ripeto, non sono casi sporadici, ma anzi, molto frequenti. Faccio solo qualche esempio tra i molti che ho riscontrato in passato fino ad oggi:- bibite Guizza (vari discount) = S.Benedetto
- birra Kralle (Penny Market) = Moretti
- risi Rid'or/Terre Sapienti (D+) = Roncaia
- caffé Sma = Vergnano
- pasta Esselunga = Agnesi
- tonno Esselunga = Palmera
- biscotti Esselunga = Galbusera
- patatine Fidel (Esselunga) = Amica ChipsPerchè, qualcuno si chiederà, farsi concorrenza da soli?La risposta è che in realtà non sono prodotti in stretta concorrenza, proprio perché si rivolgono spesso a fasce di utenti diverse; una che preferisce sentirsi sicura e (subdola delle pubblicità) preferisce prodotti di marca e l'altra che guarda solo, o soprattutto, al prezzo. Tanto è vero che spesso, e volentieri, il prodotto di sottomarca non è facilmente riconducibile al produttore famoso, per non sciupare l'aura di qualità del brand.Lascio a voi scoprirne molte altre. Come si fa? Con internet è facile, basta mettere l'indirizzo di produzione della sottomarca e vedere se corrisponde a quello di qualche stabilimento famoso.C'è da dire che a volte, per maggior sicurezza di anonimato, viene indicata addirittura una sede legale diversa; in questo caso ci può essere d'aiuto solo il numero di registrazione alla Camera di Commercio che deve essere univoco. Ma non sempre c'è e soprattutto è consultabile in internet in genere previo pagamento.
- seguire la tecnica FIFO del buon magazziniere, valida tutte le volte che trattiamo con materiale avente scadenza. FIFO, (dall'inglese First In First Out) significa banalmente consumare prima i prodotti più vecchi (o meglio, che scadono prima). Ottimale sarebbe avere una dispensa con scaffali accessibili da ambo i lati, per cui immettiamo i nuovi prodotti sempre da un lato, e li consumiamo dall'altro. Quando non possibile (sicuramente in frigo/freezer) bisogna spostare gli eventuali prodotti simili più vecchi e metterci dietro quelli con scadenza più distante.
- a proposito di frigo, organizzare bene i ripiani per categorie diverse, non solo perché hanno bisogno di temperature diverse (verdure in basso etc...) ma anche per riuscire meglio a trovare quello che cerchiamo diminuendo il rischio (già ridotto con il punto precedente) di ritrovarsi ad esempio con un formaggio storico e dimenticato che ormai tenta di uscire dal frigo da solo.
- fatti salvi i precedenti punti controllare comunque le scadenze dei vari prodotti e adeguare se necessario il menu del giorno a quello che deve più urgentemente essere consumato.